L’unione con Gesù

“Figlia mia, unisci le tue sofferenze con le mie, le tue preghiere alle mie, così, innanzi alla Maestà di Dio sono più accettevoli e compariscono non come cose tue, ma come opere mie”.
(Gesù a Luisa Piccarreta, Luisa Piccarreta – Libro di Cielo – Volume 2 – 9 giugno 1899)

[…] Gesù facendomi vedere molte devote […] ha ripreso di nuovo a dire:
“Quello che più Mi dispiace di queste anime è l’instabilità nel fare il bene. Basta una piccola cosa, un dispiacere, anche un difetto, mentre allora è il tempo più necessario per stringersi più a Me, quelli invece, si irritano, si disturbano e tralasciano il bene incominciato. Quante volte ho preparato loro le grazie per darle e, vedendole così instabili, sono stato costretto a ritenerle!”
(Gesù a Luisa Piccarreta, Luisa Piccarreta – Libro di Cielo – Volume 2 – 19 giugno 1899)

[…] Dopo ciò mi ha trasportato fuori di me stessa e mi son trovata sopra d’una scala altissima che sotto [di sé] metteva [in] un precipizio; e, per giunta, i gradini di detta scala erano movibili e tanto stretti che appena si poteva poggiare la punta dei piedi. Quello che più metteva terrore era il precipizio e il non poter trovare appoggio di sorta e, volendosi afferrare ai gradini, [questi] se ne venivano appresso. Nel vedere le altre persone che quasi tutte precipitavano, metteva il brivido nelle ossa! Eppure non si poteva fare a meno di non passare per quella scala; quindi mi son provata, ma non appena ho fatto due o tre gradini, vedendo il pericolo grande che correvo di cadere nell’abisso, ho incominciato a chiamare Gesù che venisse in mio aiuto. Onde, senza sapere come, ho trovato Gesù presso di me e mi ha detto:
“Figlia mia, questo che tu hai visto è la via che battono tutti gli uomini in questa terra; i gradini movibili, che neppure potevano appoggiarsi per avere un sostegno, sono gli appoggi umani, le cose terrene, che volendosi [gli uomini] appoggiare, invece di darle [loro] aiuto, le danno [loro] una spin- ta per precipitare più presto nell’inferno. Il mezzo più sicuro è il camminare quasi volando, senza poggiarsi [sul]la terra, a forza di proprie braccia, cogli occhi tutti a sé, senza guardare gli altri, e coll’averli anche tutti intenti a Me per avere aiuto e forza; così si potrà facilmente evitare il precipizio”.
(Gesù a Luisa Piccarreta, Luisa Piccarreta – Libro di Cielo – Volume 2 – 22 luglio 1899)

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