La lode e il disprezzo degli altri

Oggi ho fatto la meditazione sul danno che può venire alle anime nostre dalle lodi che ci danno le creature; mentre facevo l’applicazione a me stessa, per vedere se ci fosse in me il compiacimento delle lodi umane, Gesù si è avvicinato a me e mi ha detto:
“Quando il cuore è pieno del conoscimento di se stesso, le lodi degli uomini sono come quelle onde del mare, che s’innalzano e rumoreggiano, ma mai escono dal loro lido; così le lodi umane strepitano, rumoreggiano, s’avvicinano fino al cuore, ma trovandolo pieno e ben circondato da forti mura del conoscimento di se stesso, quindi non avendo dove prendere posto, se ne ritornano indietro, senza fare nessun danno all’anima propria. Perciò a questo devi stare attenta, che delle lodi e dei disprezzi delle creature non ne fare nessun conto”.
(Luisa Piccarreta – Libro di Cielo – Volume 2 – 23 aprile 1899)

Quello che voglio da te è un operare retto e semplice; che del pro e contro delle creature non ti curare, lasciale pensare come vogliono, senza prenderti il minimo fastidio, ché il volere che tutti fossero favorevoli è un voler fuorviare dall’imitazione della mia Vita”
(Gesù a Luisa Piccarreta, Luisa Piccarreta – Libro di Cielo – Volume 2 – 31 maggio 1899)

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